
ARK·LIGHT
Diretto dagli architetti Roberto Bruni e Giacomo Dolfi, ARK·LIGHT opera nel campo della progettazione architettonica, spaziando dal design sino alla scala urbana e territoriale.
Completando la squadra gli architetti Daniele Biondi e Gabriele Levrini e le designer Francesca Donapai e Alessandra Magrini.
Visione
Valori
Siamo uno studio dinamico e collaborativo dove l’aspetto umano delle relazioni è la base del nostro lavoro.
Le Arti e la bellezza ci tengono uniti e ci appassionano.
Collaborazioni
La continua volontà di crescere culturalmente ci a portato ad avviare stretti contatti con professionisti dai più svariati settori: architetti, professori, artisti, designer, stilisti, maestri profumieri, aziende di moda e start up con i quali abbiamo condiviso progetti, concorsi, mostre d’arte ed eventi da noi organizzati.
Possiamo citare:
Marco Dezzi Bardeschi • Claudio Nardi Architects • NIO Architecten • Paolo Buroni, visual designer • Sileno Cheloni, maestro profumiere • Maurizio Vanni, museologo (UNIPI), specialista in sostenibilità, valorizzazione e gestione museale • IDEAPROGETTI società di ingegneria • PROGETTARESVILUPPO progettazione strutturale ed impiantistica • DOMOTA • KONNEKTA • PLANETHOTEL.NET Consulenza immobiliare e finanziaria per la progettazione e realizzazione di strutture alberghiere | • R3DIRECT • STARK • ZERO55 | concorsi di architettura | Omar Galliani • Yasunari Nakagomi • Cory B Savage • Todd Williamson • Giacomo Bonciolini • Daniela Dallavalle • Bruno Del Soldato • Massimo Biagi Miradario e Debora Di Bella (Miradebora) • Gramoz Mukja • Fabrizio Da Prato | mostre ed eventi | • Giulio Pirolo • Giuseppe Strano Spitu • Yanka Mikahailova • Silvio Viola • Elisa Zadi◄ Luigi Petracchi, SPAZIO ZERO arte contemporanea • Archivio Carlo Palli • Cynthia Penna, direttore artistico di ART1307 istituzione culturale • Bruno Ialuna • Tiziano Panconi, presidente Museoarchives Giovanni Boldini – Macchiaioli | mostre ed eventi |




GRAZIE MARCO
Ricordo ancora il primo incontro che ho avuto con il Professor Architetto Marco Dezzi Bardeschi.
Ero un giovane Architetto che faceva parte della Commissione Edilizia e Urbanistica del Comune di Abetone; il 10 marzo del 1995, durante la seduta della Commissione si discuteva del progetto presentato dalla Curia Vescovile di Pistoia, per l’ampliamento della Chiesa di San Paolo Leopoldo redatto da Giovanni Michelucci, (il Maestro era morto qualche anno prima, alla vigilia della grande festa del centesimo compleanno).
Il progetto era composto dagli schizzi del Maestro e presentato dal Professor Architetto Marco Dezzi Bardeschi (vedi parte della documentazione presentata in Commissione Edilizia). Roberto Bruni
Ricordo che agli inizi della nostra collaborazione, mentre eravamo in macchina, Lucilla (la moglie del Professore) disse: “ragazzi quando si entra nelle fasi finali di un concorso Marco diventa brusco ed esige il massimo impegno da parte di tutti quindi non prendetevela. A Marco piacete”. Giacomo Dolfi
Oggi lo studio sta portando avanti gli ultimi progetti del Professore dopo una proficua collaborazione durata diversi anni: il completamento del progetto di restauro della Rocca di Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) e la creazione di un Polo Museale su Ludovico Ariosto e la Garfagnana del ‘500, ed il progetto per la realizzazione della centrale operativa al Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche dell’Isola d’Elba Vialla San Martino.
CIAO PROFESSORE IL TUO INSEGNAMENTO E ENTUSIASMO, MISTO A UN PO’ DI FOLLIA CHE CI HAI TRASMESSO, SONO SEMPRE NEI NOSTRI PROGETTI. AFFETTUOSAMENTE TI PORTIAMO NEL CUORE !!!
ARCHITETTURA ed ARTE
Amiamo l’Arte perché ha la capacità di migliorare la vita dell’uomo elevandone lo spirito. Amiamo coinvolgere Artisti nei nostri studi e progetti. In questa sezione pubblicheremo, di volta in volta, lavori che sono il risultato di interazioni fra Arte e Architettura, Artisti e Architetti.

#1 ANTENNA SCULTURA a Monsummano Alto
(Progetto approvato)
Artista: Luigi Russo “Papotto”

#2 INFINITO presso Fiumara d’Arte a Messina
(Concorso)
Artista: Luigi Russo “Papotto”, Elisa Zaldi

#3 Concorso ex cartiera Amicucci Parmegiani | Dark Matter a Tivoli RM
(Concorso | Artwork)

#4 Il design incontra l’Arte | Scrivania CROSSBLADE
(Prototipo | Prototype)

#5 Palazzo Guinigi – Il Volto Santo a Lucca
(Concorso)
Capogruppo: Claudio Nardi Architects
#6 Spazio espositivo e di rappresentanza | AGRICOLA GLORIA a Porcari LU
(Progetto approvato)
Artista: Massimo Biagi “Miradario
Il nostro modo di concepire il progetto nasce dall’obiettivo di correlare l’immagine architettonica , manufatto artistico ed elemento connotativo dell’azienda ed un nuovo modo di vivere e di pensare che miri maggiormente ad investire nella qualità.
Il progetto prevede la realizzazione, in luogo del vecchio Silos per il deposito dell’acqua, di uno spazio espositivo e di rappresentanza, in riferimento al Piano di Recupero Area “Ex Salpit”, posta nel Comune di Porcari, Via Leccio. Nell’affrontare il progetto di Ristrutturazione Edilizia della struttura del Silos, i progettisti si sono dovuti confrontare con molteplici aspetti:
1- La staticità della struttura esistente (vedi relazione tecnica allegata);
2- Il suo rapporto, di contro, con una spazialità urbana contemporanea in trasformazione;
3- La nuova destinazione d’uso, prevedendo uno spazio per le esposizioni e rappresentanza;
4- La volontà di ottenere uno spazio espositivo innovativo, cui conferire servizi e sollecitazioni adeguati ai tempi, trovando un punto di incontro tra innovazione tecnologica delle funzioni e storicità dei luoghi (intesa come architettura ma anche come approccio del visitatore), senza necessariamente creare una censura con la tradizione.
La scelta di fondo è stata quella della demolizione della struttura nel suo complesso, inserendo però un segno di discontinuità fisico, deciso, percepibile anche dall’esterno, per anticipare l’innovazione concettuale dello spazio espositivo interno e di tutto l’intervento edilizio.
Viene creato un “vuoto” di spazio, un elemento in sospensione, una sorta di guscio di luce, atto ad interrompere la continuità strutturale e funzionale dell’edificio. Verrà demolita per intero la struttura esistente, in quanto pericolante (come da relazione tecnica strutturale allegata) e la nuova struttura, a differenza della precedente in cemento armato, sarà realizzata in acciaio, composta da un cilindro con un diametro di circa 250 cm, con al culmine una bolla, formata da 24 spicchi.
Questa forma architettonica è stata determinata, da un’esigenza statica della struttura, che ha portato inoltre alla creazione di un involucro, posizionato nella seconda metà dell’immobile, che permetta di armonizzate il tutto.
L’ingresso avverrà tramite un ascensore, che partirà a quota del piano primo della palazzina uffici, collegato ad esso da una passerella, la cui cabina, realizzata anch’essa completamente in vetro, consentirà agli occupanti di vedere le pareti interne del vano ascensore, sulle quali saranno dipinte immagini artistiche o creata un’installazione ancora da definire. il percorso verticale diventerà pertanto una sorta di “viaggio dentro l’opera d’arte”, gli studi preliminari sono stati realizzati dall’Artista Massimo Biagi Miradario.
Una volta sbarcati alla sommità, si troverà la sala espositiva, per mostre temporanee o lo svolgimento di simposi artistici o riunioni.
Questo spazio espositivo e di rappresentanza, sarà rivestito in acciaio con una fascia in vetro che percorrerà tutta la circonferenza della struttura. La bolla sarà composta da un altro piano, posto al di sotto di essa, atto a contenere i servizi e i locali tecnici della costruzione.
A corredo di quest’ultima inoltre, sarà presente una scala esterna, che dalla sala espositiva condurrà fino a terra, diventando anche un collegamento verticale di emergenza. L’involucro che avvolgerà la bolla, in acciaio e vetro, e la parte alta della scala, sarà circondato da una serie di lame, orientate in modo apparentemente casuale, in maniera da fasciare, con una trama irregolare, che andrà a creare così un’ installazione artistica anche sull’esterno.
Le due “Opere d’Arte” renderanno ancor più originale il progetto architettonico di questo spazio, realizzando l’aspirazione della committenza, che vuole spingersi oltre alla realizzazione di uno spazio espositivo e di rappresentanza.